Storia

Stemma Decollatura Stemma

“D’argento, al castagno di verde, piantato sulla vetta centrale di tre montagne al naturale dello stesso, quelle laterali cimate ciascuna dalla spiga di frumento d’oro, gambuta e fogliata di verde. Ornamenti esteriori da Comune.”
D.P.R. 2.3.1984

 

 

Il Comune è sorto gradatamente con l'aggregazione di insediamenti rurali sparsi, sulle pendici del monte Reventino e verso la Sila Piccola. La sede amministrativa è nella frazione Casenove.

Poco chiara l'etimologia del toponimo, che figura nel secolo XVI nelle forme Decollatura o Collatura:  quest'ultima potrebbe derivare da "colle". Nella vallata del fiume Amato e dei suoi affluenti  i territori che appartengono all’Abazia di Corazzo e alla Mensa Vescovile di Martorano richiamarono nel lontano passato parecchi coloni che prestavano la loro opera nelle campagne e che costituirono, a partire dal secolo XVI, raggruppamenti di abitazioni rurali da cui nacquero i villaggi, per lo più individuati con il cognome prevalente delle famiglie residenti o con il nome della chiesa ivi sorta. Erano tutti casali di Motta Santa Lucia e costituirono l’unità di Decollatura che nel 1811 fu elevata a Comune del Circondario di Scigliano, Distretto di Cosenza. I villaggi che componevano il Comune furono: Adami, Casenove, Cerrisi, Passaggio; Praticello, S. Bernardo, Stocchi.
Nel 1816 la Legge borbonica denominò il Comune “Decollatura Adami” con una popolazione di  256 abitanti, e lo trasferì nel Circondario di Serrastretta , Distretto di Nicastro, facente parte della nuova Provincia di Calabria Ulteriore Seconda, con i villaggi già nominati, per un totale di 2.090 abitanti.
Con Regio Decreto del 2.6.1833 n° 1543, a Decollatura, rimasta nel Circondario di Serrastretta, furono aggregati inoltre i villaggi di Andreaperri, Bonacci, Fischetti, Palinudo, Paoli, Rizzo, Tomaino.
 Anche dopo l’Unità d’Italia Decollatura fu Comune nel Mandamento amministrativo e giudiziario di Serrastretta, Circondario di Nicastro.
 
Tratto dal volume: Calabria Stemmario Civico
Autori Enzo Laganà e Gabriella Catalano
Pubblicato da Iiriti editore.
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